Windows 8, la cui anteprima è stata presentata in questi giorni, rappresenta davvero uno dei maggiori cambiamenti nella storia della famiglia Windows. Sebbene i consumatori potranno averlo solo fra un anno, è certo che il prossimo sistema operativo sarà disponibile su un’ampia gamma di prodotti, dai comuni PC ai dispositivi portatili come i tablet.
In realtà, Windows 8 è il primo sistema operativo Microsoft in grado di essere eseguito su dispositivi di diverso tipo. Un cambiamento che potrebbe condurre l’azienda a rivedere i piani di aggiornamento del sistema, tenendo conto delle abitudini degli utenti con questa nuova categoria di prodotti.
I consumatori abituati con i sistemi iOS e Android su tablet e smartphone, si aspettano un aggiornamento con una frequenza mediamente annuale. Microsoft, invece, ha abituato i suoi consumatori fedeli ad aggiornamenti piùdilatati nel tempo, con finestre di 2 o 3 anni tra una versione e l’altra, ed un approccio differente da quello dei suoi concorrenti. Apple e Google, infatti, hanno preferito portare sul mercato i rispettivi prodotti perfino mancanti di alcune funzionalità (si pensi al multitasking nei primi iPad) per poi integrarle in un secondo momento.
Oggi gli sviluppatori Apple si aspettano una nuova release ogni anno. Cosa farà Microsoft con Windows 8? Continuare con il suo tipico ciclo di aggiornamenti, oppure fornire una nuova versione ogni anno? Sembra che la decisione sia legata all’interfaccia Metro, derivata da Windows Phone che, a differenza del suo fratello maggiore, ha una frequenza di aggiornamento annuale.
Un altro problema per Windows 8 riguarda le applicazioni. Microsoft può sperare in una base di utenza di 400 milioni di persone, pronte a passare al nuovo sistema operativo nei primi mesi di vita. Ma se uno sviluppatore crea un’applicazione per touchscreen, questa sarà rivolta solo a quella piccola percentuale di persone che acquisteranno un dispositivo recente.
Il doppio canale (PC desktop potenti e tablet meno potenti) è un bivio importante per Microsoft che può scommettere sul futuro di uno o dell’altro. Inizialmente l’azienda ha deciso di permettere ad applicazioni con esigenze diverse di coesistere: chissà che in un futuro questa scelta non permetta alle app di poter funzionare su più dispositivi. Una possibilità che si rivelerebbe unvantaggio nei confronti di Apple
Nessun commento:
Posta un commento